"Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona." (Inf. V; 103-105) Problema: Svalutazione sessuale Parola chiave: Blocco sessuale procreativo / Realizzazione sessuale procreativa L'amore è conoscere se stessi attraverso l'altro. "Specchio,
specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?" Riconoscere e
amare se stessi è l'unica via per piacere agli altri. L'inibizione della
libido (=energia vitale/procreativa) è la rappresentazione fisica di
non sentirsi attraenti e desiderati, che deriva dal non piacere a se
stessi. Questo stato provoca insicurezze affettive che possono sfociare
nella sfera sessuale e riproduttiva. Questo rimedio è una guida che aiuta a ritrovare il fascino perduto.
In natura l'efficenza
sessuale è la base della procreazione. Per aumentare le capacità di
conservazione ed evoluzione è funzionale che siano i soggetti più
possenti ad avere le maggiori opportunità procreative. Nella complessa
società umana questi meccanismi si sono adattati e il soggetto possente è
divenuto colui che ha una forte identità. Possedere una forte identità
significa avere una grande percezione di sé, ovvero piacere a se stessi. Anche
se si tende a invertire la causa con gli effetti e ci si sente
svalutati perché non amati, in realtà avviene esattamente l'opposto.
Questa svalutazione ci fa sentire non in diritto o non in grado dello
scambio sessuale. Ci sembra, per esempio, che tutti i nostri partners
sfuggano, e quindi aumenta il desiderio, ma anche il senso di impotenza.
Si ha paura della sessualità, non ci sentiamo desiderati e
l'inevitabile conseguenza è una profonda frustrazione sessuale.
Organi e tessuti coinvolti nel problema Ghiandole di Bartolini, ghiandola di Tyson, cervice uterina, vagina, vescicole seminali, ovaie. Rimedio a base di: Frassino, Santoreggia, Gelsomino, Neroly e Giglio Azioni sul piano fisico Tonica
generale, stimolante epatobiliare, stimolante delle facoltà
intellettive, psichiche e corticosurrenaliche, afrodisiaca,
antispasmodica, antisettica, antiputrida. Indicazioni Coadiuvante
in caso di: astenia sessuale, astinenza sessuale forzata, difficoltà
erettile, eiaculazione precoce, polluzione notturna, vaginismo, dolori
alla penetrazione, sterilità, cistiti, prostatiti. Riequilibrio sul piano energetico Favorisce
la capacità di vivere l'erotismo in modo armonioso, vince l'astenia
sessuale, rivitalizza il desiderio, tempera gli eccessi e i pensieri
smodati rivolti alla sessualità. Ingredienti Frassino
(foglie, corteccia, frutto), Santoreggia (foglie, olio essenziale),
Gelsomino (fiore, olio essenziale di semi e fiori), Neroly (olio
essenziale), Giglio bianco (fiore).
Descrizione botanica e habitat
Frassino:
albero alto dai 15 ai 40 m, con chioma allungata, globosa, a forma di
cupola. La fitta chioma ha dato il nome al frassino, dal greco "frasso":
chiudo, assiepo. Il tronco è dritto e slanciato spesso fino alla cima.
La corteccia che è grigio-verdastra, liscia con qualche solco sottile
nelle piante giovani, diventa sempre più rugosa e fessurata con l'età. I
rami sono rivolti alcuni verso l'alto, altri ricadenti. Essi sono
piuttosto radi e conferiscono alla chioma una forma arrotondata. Nei
rami giovani, lisci e privi di peluria, vi sono grosse gemme nere e
opache. Il frassino raggiunge l'età riproduttiva a circa 25 anni, cresce
abbastanza rapidamente, ad eccezione dei primi anni e può raggiungere i
300 anni di vita.
Santoreggia:
suffrutice alto da 10 a 40 cm, che spande per tutta la pianta un
gradevolissimo profumo. Ha un fusto ascendente o eretto, con
ramificazioni rade; foglie coriacee, lucide, glabre, strette, acute e
bordate di ciglia. Cresce nelle regioni collinari e submontane
dell'Italia centro-settentrionale, in terreni aridi e calcarei fino a
1500 m. I fiori sono piccoli di colore bianco-rosa-lillà, raccolti in
spiga terminale, unilaterali, con calice tubuloso, a 5 denti quasi
uguali, corolla sporgente bilabiata, labbro superiore diritto, inferiore
a tre lobi, di cui il mediano più grande e 4 stami. La fioritura
avviene tra luglio e settembre. Il frutto è un tetrachenio nero.
Gelsomino:
il Gelsomino è un rampicante sempreverde dai fusti legnosi perfetto per
la realizzazione di pergolati o per coprire recinzioni e muri. Fiorisce
in estate ed a inizio autunno, i fiori sono bianchi per la specie più
comune, dal profumo intenso e sono formati da una lunga corolla.
Neroly:
l'Arancio amaro (Citrus aurantium), è un agrume ed un albero del genere
Citrus, si differenzia da quello dolce (Citrus sinensis) per le spine
più lunghe all'ascella e per il colore più scuro delle foglie, per un
profumo più intenso delle foglie e dei fiori, per la buccia più colorata
e più ruvida del frutto, ma soprattutto per il particolare gusto
dolceamaro della polpa. Gli Arabi lo coltivavano fin dal secolo nono e
nei primi anni del secondo millennio lo importarono in Sicilia. Oggi
l'arancio amaro viene coltivato assieme a tutti gli altri agrumi, per i
quali costituisce il migliore portainnesto. L'essenza di zagara o Neroly
è molto preziosa poiché ottenuta da soli fiori.
Giglio bianco:
pianta erbacea perenne, originaria di Eurasia e America settentrionale.
Foglie lanceolate, verde intenso, distribuite su fusti eretti con
ramificazioni sulla parte superiore, terminate da fiori grossi, penduli,
campanulati, retroflessi e arcuati secondo le specie.
Modo d'uso Adulti: da 10 a 30 gocce tre volte al giorno diluito in acqua. |